venerdì 24 febbraio 2017

Qwant è migliore di Google?

Vorrei parlare di qualcosa che oggi la maggior parte degli internauti dà per scontata, ovvero che il pilastro della ricerca sul web è Google e solo Google. Beh, forse un giorno non lontano le cose potrebbero cambiare.


Ah! Ricordo ancora la prima volta che lo vidi scritto sul catodico, al tempo internet era una giungla e Google irruppe nelle nostre vite con quel nome così buffo e impronunciabile, piombò su questo pianeta come un supereroe digitale, in difesa di noi, povere vittime del caos.

Poi col tempo, diciamoci la verità, ci siamo tutti un po’ adagiati e fatti coccolare da quei quattro rassicuranti colori sgargianti e un bel campo di ricerca con tanto bianco intorno. Io dal canto mio devo ammettere di essermi distratto, l'ho accettato come mio signore e padrone.

Ma un brutto giorno l'idillio venne interrotto bruscamente. Mentre cercavo sbadatamente il download di un software open source, mi son ritrovato a scaricare l'inaccettabile downloader della softonic (ho ancora i brividi al solo pensiero), un po’ come scoprire che la ragazza che ti piace ascolta volontariamente Gigi D'Alessio.
Mi sentii tradito. Ancora in tenuta da sonno (pigiama), scesi di corsa per strada, mentre imperversava il temporale, urlando "Google... perché mi hai fatto questo?"

Purtroppo non fu un caso isolato e da quel giorno, mi vidi di nascosto con altri motori di ricerca, ma intendiamoci, nulla di serio. Almeno fino ad oggi.


Oggi l'alternativa potrebbe essere europea, più precisamente Francese e si chiama Qwant: Quantity, wanted.

E' un lavoretto da nulla, costato appena 25 milioni di euro, sborsati dalla Banca Europea degli investimenti. Promette di non tracciare gli utenti, evitando di personalizzare la ricerca e di rispettare la vostra privacy, tanto che lo stesso Anonymous lo consiglia. Ah, però!

Layout non perfetto ma bello, ordinato e chiaro, quando compiamo la nostra ricerca ci vengono mostrati i risultati trovati nelle varie categorie: web, news, social, immagini, video e shopping.
E' possibile anche registrarsi ed accedere ad una serie di funzionalità aggiuntive, un social network e bla, bla, bla ed ancora bla.

Ho deciso così di provarlo per un certo periodo, ottenendo a volte risultati ottimi con alcune parole chiave, là dove Google deludeva.
Ma devo essere sincero, nonostante per natura io faccia sempre un po’ il tifo per il più debole, ho presto riscontrato una certa immaturità ogni volta che entrava in gioco la semantica, quando tra le parole chiave inserite vi era racchiuso un concetto da cercare, il nostro giovane amico non si è dimostrato all'altezza.
In quei casi mi sono visto costretto a cercare Google su Qwant, per poi effettuare la ricerca che davvero mi serviva, insomma una pratica piuttosto imbarazzante che, spero, gli servirà da lezione.

Personalmente sento la mancanza di un serio concorrente al mega colosso mondiale della ricerca, Qwant potrebbe diventarlo, forse in futuro, chissà. Io me lo auguro, sono convinto che la varietà di scelta, soprattutto se diversificata, costringa i fornitori di servizi ad offrirci prodotti migliori.

Per il momento comunque resta una buona soluzione dove big G fallisce e penso questo sia già un risultato.
Questo è quanto, mi sono sfogato. Se lo provate, scrivetemi la vostra impressione o se avete alternative da suggerirmi sarò felice di provarle.

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